Tag: ristorazione moderna

  • Confimprese: il profilo dell’associazione che sostiene ICC 2026

    Confimprese: il profilo dell’associazione che sostiene ICC 2026

    Confimprese sostiene l’Industry Chain Circle 2026, contribuendo a rafforzare il quadro di riferimento per chi opera nella ristorazione moderna.

    L’associazione rappresenta un punto di contatto tra aziende del retail, della ristorazione organizzata e del franchising, offrendo analisi, ricerca e una lettura strutturata delle dinamiche che influenzano la crescita delle catene. Attraverso studi di settore, osservatori dedicati e attività di rappresentanza, Confimprese aiuta le imprese a orientarsi tra comportamenti dei consumatori, sviluppo delle reti, innovazione dei format e impatti normativi.

    Per gli operatori del foodservice, questo significa poter contare su una fonte autorevole in grado di interpretare trend, evidenziare nuove opportunità e dare voce alle esigenze delle aziende che operano su più punti vendita. La sua attività istituzionale, unita alla capacità di mettere in relazione brand e stakeholder, rappresenta oggi uno strumento importante per comprendere come si sta evolvendo il mercato del fuori casa.

    Il sostegno dell’associazione all’ICC 2026 si colloca proprio in questo quadro: contribuire a creare un ecosistema più informato, più attento e più consapevole delle trasformazioni in atto nel settore.

  • San Benedetto e ICC 2026: soluzioni integrate per la ristorazione moderna

    San Benedetto e ICC 2026: soluzioni integrate per la ristorazione moderna

    Nel contesto dell’Industry Chain Circle 2026, la presenza di San Benedetto nell’Area Expo offre alle catene della ristorazione commerciale moderna un punto di riferimento strutturato per la definizione dell’assortimento beverage. Il mercato è infatti caratterizzato da una crescente domanda di prodotti a elevata standardizzazione, in grado di garantire continuità qualitativa nella rete e una gestione operativa più efficiente.

    Le nuove abitudini di consumo — maggiore attenzione all’idratazione, preferenza per opzioni low e zero zuccheri, richiesta di linee naturali e premium — stanno influenzando in modo diretto la costruzione dell’offerta. Le catene necessitano di partner che assicurino un portafoglio coerente, ampiezza controllata e formati progettati per ridurre complessità, sprechi e variabilità tra i diversi punti vendita.

    In questo scenario, l’offerta San Benedetto si posiziona come una piattaforma completa in grado di supportare le catene nella definizione di un beverage mix razionale. Dall’acqua minerale alle varianti aromatizzate, fino ai soft drink e alle referenze zero zuccheri, il portafoglio consente di coprire diverse occasioni di consumo salvaguardando coerenza estetica, performance di servizio e sostenibilità economica.

  • Quando il caffè diventa esperienza: Lavazza e ICC 2026 al fianco delle catene

    Quando il caffè diventa esperienza: Lavazza e ICC 2026 al fianco delle catene

    Sul mercato fuori casa italiano, dove oggi il cliente esce di meno ma vuole vivere di più, c’è un elemento che fa davvero la differenza: l’espresso. E non un espresso qualunque, ma uno che racconta il “dove” e il “come”, più che solo il “quanto”. La collezione della Lavazza Tales of Italy è proprio questo: quattro miscele pensate per ambienti professionali che vogliono distinguersi, location che puntano su identità e racconto, catene che non intendono essere “solo un’altra tappa” ma un’esperienza da vivere.

    Questa offerta si inserisce nel contesto dell’evento Industry Chain Circle 2026, dove Lavazza sarà presente nell’Area Expo e porterà con sé non solo prodotti, ma visione. Per le catene e gli operatori del foodservice, significa trovare un partner che va oltre il listino: un racconto, un servizio, una proposta che può essere replicata in sala, in bar, in lounge di hotel. Le miscele combinano origini pregiate, tostatura lenta, aromi mirati: tutto pensato per chi opera in un ambiente dove l’attenzione al dettaglio conta, dal servizio al clima del locale.

    Per le catene commerciali, che cercano stabilità e identità insieme, l’offerta rappresenta una leva convincente: consente di elevare il posizionamento del caffè, differenziare l’esperienza, creare un momento distintivo all’interno del format. Per l’industria, la collocazione nell’ICC 2026 conferma l’approccio strategico: non solo “fornire”, ma “co-progettare” valore. In fondo, se il consumatore oggi è più selettivo che mai, la risposta non è più volume, ma significato — e se il caffè diventa un racconto, allora diventa parte della storia che un brand vuole raccontare.